giovedì 9 febbraio 2017

Furano e Otaru

17-18 agosto 2016
A distanze relativamente brevi dalla città di Sapporo, al punto che si potrebbe anche pensare a una gita giornaliera, ci sono numerose zone che meritano una visita e con punti di interesse estremamente diversificati: dalla famosa località di sport invernali di Niseko a quella termale di Noboribetsu passando per lo scenografico lago vulcanico di Toya dalla caratteristica isola al centro.
fattoria tomita furano
fattoria tomita
furano
dal lavender express
Tra tutte queste, una delle destinazioni più frequentate dai turisti sia giapponesi che stranieri è la cittadina di Furano. Questa località è conosciuta principalmente per il suo comprensorio sciistico che ha anche ospitato varie volte le gare della coppa del mondo sci alpino, ma la dolcezza del clima estivo e dei paesaggi circostanti la rendono una meta ambita anche in luglio-agosto, quando i famosi campi di lavanda sono in fiore. Purtroppo non vi sono treni diretti che collegano la città al capoluogo dell'Hokkaido, ma comunque le combinazioni possibili sono 2 e, anche se le corse non sono frequentissime, giocando con gli incastri di orario si riescono a ottimizzare i tempi abbastanza bene.

furano
dal lavender express
fattoria tomita furano
fattoria tomita
Nello specifico si può prendere il treno per Asahikawa e scendere alla stazione di Takikawa (non tutti i treni fermano qui però) dove prendere un locale per Furano, oppure arrivare fino alla seconda città dell'Hokkaido e cambiare lì, cosa che in alcuni casi presuppone un altro cambio di treno a Biei. Come detto, la località è anche raggiungibile con un'andata e ritorno in giornata, ma bisogna andare un po di corsa e rispettare in maniera ferrea una tabella di marcia per la quale occorre essere a conoscenza degli orari dei treni, quindi è una buona idea sfruttare l'ampia offerta di alloggio della cittadina e fermarsi una notte; in particolare l'Alpine Backpackers è un ottimo ostello situato a poche decine di metri dalla funivia che porta al comprensorio sciistico, raggiungibile facilmente in bus dalla stazione ferroviaria (ma il ritorno me lo sono fatto a piedi per fare qualche foto e avere un'idea dell'aspetto delle due aree abitate, quella dove si trova la stazione e quella appunto ai piedi degli impianti sciistici, separate dal fiume: è un po' lunga ma fattibile), con graziosissimi interni, zone comuni in stile chalet di montagna e belle camere, ma soprattutto con un fantastico piccolo onsen al suo interno che si è rivelato utilissimo e godibilissimo.

fattoria tomita furano
fattoria tomita
fattoria tomita furano
fattoria tomita
fattoria tomita furano
fattoria tomita

fattoria tomita furano
fattoria tomita
fattoria tomita furano
fattoria tomita
fattoria tomita furano
fattoria tomita

In realtà l'abitato di Furano non ha nulla di interessante e non è nemmeno particolarmente pittoresco, ma in estate è la splendida campagna circostante a rappresentare il motivo principale per venire qui.
fattoria tomita furano
fattoria tomita
souvenir tomita
L'ideale sarebbe avere una macchina a disposizione per poter girare in libertà i dintorni, arrivare fino al vicino parco nazionale di Daisetzusan, con le sue montagne e i suoi onsen, o fare visita alle aziende agricole o artigianali fuori dal centro come un'azienda vinicola, un caseificio o una fabbrica di gelati; tuttavia per raggiungere l'attrazione principale della zona basta il treno. La fattoria Tomita infatti è una destinazione famosissima tra i giapponesi, che vengono qui per ammirare i campi di lavanda in fiore e immaginare di essere sulle dolci colline della Provenza e, oltre ad accogliere i numerosi viaggi organizzati, in estate la JR apre appositamente una piccola stazione sul tragitto tra Furano e Biei.
fattoria tomita furano
fattoria tomita
furano
campagna di furano
In realtà il "Lavender Express" offe solo 3 corse giornaliere in ognuno dei due sensi, quindi bisogna organizzarsi bene con gli orari, ma ne vale la pena per l'aspetto curioso del treno dalle fiancate dipinte e dagli interni con panche e tavolinetti di legno e finti fasci di lavanda sotto al tetto, per l'atmosfera da scampagnata che vi si respira all'interno, per il bellissimo paesaggio bucolico che si vede scorrere dai finestrini e naturalmente per la destinazione finale. Dalla minuscola stazione bisogna camminare circa un quarto d'ora per raggiungere la fattoria Tomita, passando accanto alle serre dove vengono prodotti i famosi e costosissimi (ma dall'aspetto perfetto e, a quanto pare, anche dal sapore fantastico) meloni della zona; arrivati a destinazione poi ci si ritrova immersi nei campi fioriti, non solo di lavanda ma anche di altre piante che creano delle affascinanti strisce colorate sul terreno, e si può girare tra i negozi di souvenir a tema, i chioschi dove si vendono i prodotti aromatizzati alla lavanda e non solo (gelati, dolci, profumi...), il caffè e la piccola serra. C'è anche una tavola calda, altrimenti poco fuori lungo la strada c'è un'area con vari ristoranti e fast food.
furano
furano funivia
furano
furano funivia
Per ottimizzare i tempi ed essere sicuro di avere abbastanza tempo per visitarla sono dovuto scendere alla stazione della fattoria prima di arrivare a Furano e quindi fare la visita con lo zaino sulle spalle, scomodo e faticoso, ma lo scenario da sogno e il profumo inebriante hanno fatto si che ne sia valsa la pena; inoltre poco dopo lasciata la fattoria è cominciata una pioggia sostenuta che più tardi si è trasformata in un vero tifone che mi ha bloccato per tutto il resto del pomeriggio e della serata all'ostello (meno male che c'era l'onsen) e non posso nemmeno dare informazioni sui ristoranti o locali dove cenare perché sono riuscito a malapena, bagnandomi completamente e rompendo l'ombrello, a raggiungere il più vicino kombini per comprarmi qualcosa, per cui se fossi prima andato all'ostello per posare i bagagli probabilmente non sarei riuscito proprio a visitarla la fattoria.

furano
furano funivia
furano
fiume furano
furano
fiume furano

furano
le montagne di furano
furano
furano stazione
furano
furano stazione

Molto più semplice e veloce è invece l'escursione che da Sapporo porta alla città portuale di Otaru, raggiungibile in una mezz'ora di treno che regala anche qualche bella veduta sulla costa settentrionale di Hokkaido affacciata sul Mar del Giappone.
otaru
chuo-dori otaru
otaru
canale otaru
Appena fuori dalla stazione il largo viale leggermente in discesa Chuo-dori permette di puntare subito verso il mare e quindi verso la parte più interessante della città, non senza però aver prima incrociato l'onnipresente zona commerciale, costituita da alcune "shopping street" quasi pedonali dove si affacciano negozietti vari e dalle classiche gallerie coperte, e una vecchia ferrovia (la più antica dell'Hokkaido a quanto pare) risalente ai tempi in cui Otaru era un fiorente porto di commercio delle aringhe e ora graziosamente riqualificata. In fondo al viale ci si ritrova poi ai bordi della maggiore attrazione cittadina: il Canale Otaru.
otaru
canale otaru
otaru
otaru
La passeggiata tutta intorno al chilometro e mezzo circa di lunghezza di questo specchio d'acqua collegato al mare e al porto ammirando i lampioni in stile vittoriano e gli scenografici magazzini portuali risalenti alla fine del XIX secolo è infatti di grande richiamo per i giapponesi e gli stranieri, che trovano il luogo molto romantico. Diverse tra le vecchie costruzioni intorno al canale sono state trasformate in centri commerciali, negozi di souvenir o caffetterie, come pure sono diversi i chioschi e i localetti lungo la strada che costeggia la sponda occidentale del canale.

otaru
canale otaru
otaru
canale otaru
otaru
otaru

otaru
nichigin-dori
bank of japan otaru
bank of japan
otaru
ponte asakusa

Dirigendosi verso l'estremità settentrionale del canale si arriva in una zona più periferica, ma dopo aver superato i padiglioni delle cooperative dei pescatori e una fabbrica di lattine si sbuca in un piccolo ma grazioso parco (più una piazza con giardini in realtà) abbellita in particolare dalla presenza del palazzo Nihon Yusen.
bank of japan otaru
bank of japan
bank of japan otaru
bank of japan
La vecchia sede della compagnia di navigazione omonima era il centro delle spedizioni marittime della regione e una delle costruzioni più ricche e importanti della città ed è ora stata trasformata in un museo. È però andando verso sud dalla fine di Chuo-dori che si entra nel vero cuore cittadino: innanzi tutto perché tra i ponti Chuo e Asakusa c'è il tratto più caratteristico del canale con i magazzini più scenografici, ma anche perché davanti al secondo di questi, preannunciata da una curiosa vecchia costruzione in legno a forma di torretta che ora ospita ristoranti e tavole calde, parte Nichigin-dori.
otaru
antichi magazzini
otaru
centro commerciale
Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo Otaru era un ricco e fiorente centro finanziario, e questa strada era considerata un po' come la "Wall Street" del nord del Giappone, fiancheggiata com'era dagli imponenti palazzi delle banche e delle compagnie più importanti. In particolare colpisce il palazzo della Bank of Japan, un bell'edificio in cui è possibile entrare e visitare l'interno dove è anche ospitato il museo (l'ingresso è gratuito) legato alle operazioni bancarie e alla storia finanziaria della città. 
otaru
lungo il canale
otaru
canale otaru
Una passeggiata lungo la vicina graziosa strada commerciale Sakaimachi-dori in direzione sud fino al curioso Museo dei Carillon può concludere la visita della città. Otaru può piacevolmente riempire una gita di mezza giornata o anche di più; molta gente inoltre ne approfitta per andare a caccia di ristoranti di pesce o di sushi di qualità per cui sembra che sia famosa, anche qui infine si produce un'ottima marca di birra che porta il nome della città.

Post successivo: Morioka, Hiraizumi e Kitakami

otaru
shopping street
otaru
vecchia ferrovia
nihon yusen otaru
nihon yusen

costa nord hikkaido
otaru
costa nord kukkaido
otaru
otaru

Nessun commento:

Posta un commento

Lasciate un commento, sarà un piacere per me leggerlo e rispondere il prima possibile.