martedì 6 dicembre 2016

Osaka e Kobe (seconda volta)

8-9 e 11-12 agosto 2016
Il Giappone è più di ogni altro uno di quei paesi dove non si sogna di ritornare più e più volte: ci si ritorna per davvero. E ogni volta, sarà per l'immensa offerta di spunti che offre o per i suoi volti cangianti con lo scorrere delle stagioni, le sorprese e le emozioni sono sempre nuove e intense.
kaiyukan osaka
kaiyukan
osaka
il porto di osaka e la cosmo tower
In tutto ciò è però inevitabile che alcuni luoghi, alcune città, rappresentino una tappa che ricorre in tutti, o in quasi tutti, i viaggi attraverso il paese del Sol Levante, e non è detto che questa speciale classe debba per forza essere limitata alla sua infinita capitale o all'enorme patrimonio culturale della sua più famosa città-museo. Per il mio secondo viaggio itinerante in terra nipponica, consacrato prevalentemente alla parte settentrionale e orientale della nazione, ho pensato bene invece di ripartire dalla regione del Kansai, dove nel viaggio precedente avevo lasciato alcuni conti in sospeso e la voglia di approfondire meglio diversi aspetti, tanto più che provenendo da tre settimane a spasso per la Corea del Sud, è proprio il grande aeroporto intercontinentale di questa regione a costituire l'approdo migliore.
La compagnia low-cost Peach ha infatti nel Kansai International Airport il suo hub principale, e lo collega con diversi voli giornalieri ed economici a Seoul in circa un'ora e mezza. Degli autobus-navetta, non molto economici ma sicuramente pratici, permettono poi, attraversando una brutta periferia industriale costiera, di raggiungere i quartieri più centrali di Osaka.

osaka
foce del fiume e moli di tempozan
osaka
santa maria
tempozan osaka
ruota panoramica di tempozan

La metropoli sul fiume Yodo, pur se sprovvista di un numero cospicuo di attrazioni di carattere storico e culturale (per conoscerne le principali dare un'occhiata al post sulla mia prima volta in questa città), rappresenta ugualmente un ottimo primo approccio con il Giappone per la sua vivacità, l'atmosfera piacevole che ne pervade le strade, i suoi abitanti simpatici e alla mano, la sua buona cucina (viene spesso definita la "cucina del Giappone") e la possibilità di trovare soluzioni a buon mercato per dormire, mangiare e spostarsi (il biglietto giornaliero, sia della rete ferroviaria della JR che della rete di metropolitane sotterranea è uno dei più economici del paese).
osaka
gallerie commerciali a dotonbori
A tal proposito, una delle cose da fare assolutamente appena scesi dal bus di fronte alla stazione centrale (che non è quella dove fermano gli shinkansen), soprattutto se è più o meno l'ora di pranzo, è di tuffarsi nello stretto dedalo di corridoi nel centro commerciale di fronte e fermarsi al primo locale di okonomiyaki (di cui la città è una delle due capitali riconosciute della nazione; l'altra è Hiroshima), sedersi al bancone e sollazzare il palato con una delle loro creazioni (quella con pancetta, polipo, gamberi e calamari è strepitosa).
osaka
shin sekai e tsutenkaku
Nel quartiere intorno alla stazione di Shin-Imamiya invece c'è un'alta concentrazione di business hotel, dove è possibile trovare una stanza singola a prezzi che si aggirano intorno ai 1000 yen per notte, ma è bene sapere che tali camere sono grandi appena il necessario a contenere il futon e un tavolinetto basso e che quelle più economiche hanno il ventilatore al posto dell'aria condizionata (e con l'umidissimo caldo estivo che fa, questa non è un'ipotesi da prendere in considerazione). Tra questi c'è l'Hotel Diamond, una struttura un po' vecchiotta ma in ottima posizione e con servizi decenti, che per una notte può anche andare bene.

osaka
osaka dome
shin sekai osaka
shin sekai
osaka
dotonbori

Vale sempre la pena fare una passeggiata serale tra le luci di Dotonbori o perdersi nella rete di gallerie commerciali circostanti in mezzo a una fiumana di gente, oppure farsi strappare un sorriso dalla pacchianeria del vecchio quartiere dei divertimenti di Shin-Sekai, con la sua scenografica torre Tsutenkaku che domina la scena e i simpatici negozi e ristoranti, nei quali fermarsi per una cenetta gradevole ed economica, che lo popolano; una buona idea per la giornata però, se si sono già esplorati i quartieri più centrali, è quella di usufruire della metro e arrivare fino alla zona del porto.
osaka
dotonbori
Il tragitto verso la stazione di Osaka-ko non è tutto sotterraneo, anzi, in alcuni punti è sopraelevato e permette di osservare la struttura urbana delle zone residenziali della città e la futuristica costruzione dell'Osaka Dome, lo stadio di baseball coperto. Uscendo alla stazione succitata poi ci si ritrova nel quartiere di Tempozan, che le famiglie locali amano frequentare per l'aria marina e le attrazioni che vi sono ospitate. La più famosa di queste è senza dubbio il Kaiyukan, l'acquario più grande del mondo conosciuto per ospitare anche gli squali balena, mentre alle spalle di questo sorgono alcuni moli dove attraccano i ferry passeggeri e dove sosta anche la Santa Maria, un vascello visitabile a pagamento che richiama la nave di Colombo non solo nel nome; dai moli ci si può inoltre affacciare sulla foce del fiume, sul porto e sull'isola di fronte dove svetta la moderna Cosmo Tower, il secondo grattacielo più alto della città (il primo è l'Abueno Harukas, dalle parti della stazione di Tenno-ji).
osaka
dotonbori
Attorno all'acquario si trovano anche un museo e un'importante galleria d'arte, un centro commerciale con tanti negozi e un food-court in stile retro e un parco divertimenti con una gigantesca ruota panoramica alta ben 112 metri.  Due curiosità infine (che non ho visitato perché al momento non ne ero a conoscenza): all'estremità nord dell'isola c'è un piccolo parco con un montarozzo dichiarato "la montagna più bassa del Giappone" a metà del XIX secolo, mentre più a sud, su uno scoglio è stata posizionata una riproduzione della sirenetta di Andersen.

kobe
sul monte rokko
mount rokko kobe
osaka dal monte rokko
mount rokko kobe
kobe dal monte rokko

Praticamente conglobata con Osaka c'è poi la bella Kobe. Questa piacevolissima e vivace città spesso viene presa in considerazione dai turisti solo come "tappa culinaria" per assaggiare il pregiatissimo manzo che ne porta il nome, mentre invece merita senz'altro un soggiorno più lungo e una visita attenta.
kobe (dal web)
Anche qui avevo già avuto modo di scoprire i punti più interessanti del centro (il porto, il quartiere cinese, il quartiere storico di Kitano e le vie dello shopping) durante la mia prima visita di una giornata, ma ho voluto comunque tornarci per esplorare anche alcuni punti meritevoli situati in zone più periferiche e perché volevo passarci almeno una notte per godermi la frizzante vita notturna che la contraddistingue. Le alternative economiche per dormire in città non sono molte, tuttavia il Kobe Sannomiya R2 Hostel è una buona scelta perché è molto grazioso e confortevole, nonostante i posti letto in stile capsule, con zone comuni ampie e piacevoli, buoni servizi e un'ottima posizione a pochi minuti a piedi dalla stazione omonima, vero fulcro del centro cittadino.
cabinovia del monte rokko (dal web)
La stazione dove fermano gli shinkansen infatti non è molto centrale, e quella principale dell'area urbana è proprio Sannomiya, dove passa la linea di treni "normali" della JR che, attraversando la metropoli in tutta la sua lunghezza, funge anche da comoda linea metropolitana per visitare le attrazioni periferiche. Curiosamente le due linee della JR non sono collegate tra loro e per raggiungere il centro da Shin-Kobe bisogna per forza prendere la metropolitana, che non è della JR, e quindi anche i possessori del pass devono pagare il biglietto. A fianco della stazione di Sannomiya infine c'è un ufficio informazioni turistiche dove le gentilissime impiegate potranno fornire aiuti e informazioni oltre a un opuscolo in inglese con diversi coupon che permettono di usufruire di sconti su parecchie attrazioni insieme  alle descrizioni di queste e alla strada per raggiungerle.

kobe
sannomiya
kobe
higashimon gai
tetsujin 28-go kobe
tetsujin 28-go

Per gli appassionati di manga e anime, una delle attrazioni da non perdere a Kobe è la statua gigante di Tetsujin 28-go (un robot di un fumetto degli anni '60), alta ben 18 metri e posizionata in un piccolo parco vicino alla stazione di Shin-Nagata, sotto al quale in estate viene allestito un affollato biergarten.
ikuta jinja (dal web)
Consigliabile a tutti è invece un giro sulle montagne alle spalle della città, facilmente raggiungibili grazie a diverse cabinovie (i coupon sconto sono utilizzabili in tutte), dove ammirare i panorami, fare passeggiate tra i boschi o attività all'aria aperta o andare in un onsen. In particolare quella del monte Rokko porta fino a una terrazza panoramica a quasi 1000 metri di altitudine da dove si può godere di una stupenda veduta panoramica che abbraccia tutta la prefettura di Hyogo e parte della città di Osaka, e all'approssimarsi del tramonto, quando in basso si accende un autentico mare di luci, lo spettacolo è assolutamente eccezionale. Le signore dell'ufficio informazioni consigliavano caldamente anche la visita al museo dedicato al grande terremoto del 1995, situato nella zona orientale della città, e alle diverse fabbriche di sake nello stesso quartiere, purtroppo il tempo a disposizione non era abbastanza.
sannomiya sotto la ferrovia (dal web)
Andando infine un po' controcorrente, la zona tra le stazioni di Sannomiya e quella di Motomachi, soprattutto le vie delimitate da archi come Higashimon-Gai, pullulano di locali dove provare il celeberrimo manzo wagyu e, avendolo fatto, posso dire che, seppur il gusto di questa carne sia effettivamente davvero eccezionale, per lo stesso prezzo di una bistecca da 80 grammi inserita in un menu con altri assaggi contenenti sempre wagyu (molto buone anche quelle) avrei potuto gustare una fiorentina da 8 etti (che come sapore vi assicuro che non sfigura affatto) con ricchi contorni e una buona bottiglia di Cesanese e che quindi secondo me no, il gioco non vale la candela. Probabilmente mi sarei goduto molto di più una serata nei tanti vivacissimi locali che si trovano sempre nella stessa zona, le stradine semi-pedonali intorno all'Ikuta Jinja, o in quelli sotto alla ferrovia sopraelevata, sempre pieni di gente festante. A parte ciò, Kobe si è confermata come una delle mie città giapponesi preferite in assoluto, e vale senz'altro la pena passarci un po' di tempo.

Post successivo: Kyoto (seconda volta)

sannomiya (dal web)
kobe
chinatown
kobe
biergarten


2 commenti:

  1. Molto bello il post. Dell'asia il giappone ancora mi manca, spero di poterci andare presto

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    1. Grazie mille ^^
      Io ne sono innamorato, ti auguro di andarci quanto prima.

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