martedì 14 gennaio 2014

Kanazawa

18-20 agosto 2013
La costa dello Honshu che dà sul mar del Giappone è decisamente meno popolata di quella che si affaccia sul mare interno o sul Pacifico, e questo si riflette oltre che sul paesaggio verde e bucolico, anche sulla frequenza e qualità dei treni. 
yogo ko, verso omi-shoutsu
La parte finale del viaggio che da Nagasaki mi ha condotto fino alla bella città d'arte di Kanazawa (con sosta a Kobe e nelle città sulla costa nord del lago Biwa) è stata infatti molto laboriosa, con soste in stazioncine sperdute (come quella di Omi Shiotsu, in mezzo al nulla e senza cartelli in caratteri occidentali; o in quella un po' più accogliente di Tsuruga) e lunghe attese di treni locali abbastanza malandati, fino ad arrivare sulla costa (a Tsuruga appunto) dove un treno più moderno e veloce mi ha permesso di arrivare a destinazione (sembra che però ci sia una linea diretta da Osaka ed è in costruzione una linea shinkansen da Tokyo).  

kanazawa
guesthouse pongyi
kanazawa
centro culturale di kanazawa
stazione di omi-shiotsu









Kanazawa è una delle città più importanti della regione del Chubu e di tutta la zona costiera occidentale dello Honshu, ma soprattutto è depositaria di un passato importante che l'ha fornita di numerosi siti di riferimento per quello che riguarda l'arte e la cultura della nazione, i quali oltretutto sono stati completamente risparmiati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale vista l'assenza di obiettivi strategici nelle vicinanze. 
kanazawa
museo d'arte contemporanea
kanazawa
kenroku en
Pur non essendo particolarmente famosa in occidente, la città è invece un importante polo del turismo interno giapponese e offre perciò un'ampia e variegata offerta d'alloggio. Complice il ritardo con cui ho prenotato, le due notti spese in questa città le ho dovute passare in due ostelli differenti, entrambi consigliabili: la Guesthouse Ochakare è ospitata in una casetta moderna non lontano dalla stazione, ma non è facilissima da trovare perché nascosta in un vicolo e senza insegne evidenti (grazie mille alla gentilissima famigliola che mi ha aiutato a trovarla); graziosissima, e gestita da ragazze molto gentili e simpatiche, è invece la Guesthouse Pongyi, ospitata in un'antica casa tradizionale dagli interni in legno situata a fianco di uno dei numerosi canaletti che attraversano il centro cittadino.

kanazawa
kenroku en
kanazawa
kenroku en
kanazawa
kenroku en

Il centro di Kanazawa si trova a poco più di 5 km dal mare (sul quale non ci sono però sbocchi particolari), compreso tra i due fiumi Asano Gawa e Sai Gawa, ed è di aspetto principalmente moderno, punteggiato però da varie zone con case tradizionali, piuttosto lontane tra loro, e con al centro il vasto spazio verde che ospita il castello con il suo parco e il giardino Kenroku En, la maggiore attrazione cittadina, riconosciuto come uno dei tre giardini tradizionali più belli del Giappone (insieme al  Koraku En di Okayama e al Kairoku En di Mito).
kanazawa
kenroku en
kanazawa
kenroku en
La città non è enorme, tuttavia essendo le numerose attrazioni sparse su quasi tutta l'area urbana la visita a piedi, complice anche l'intenso e umidissimo caldo estivo, è piuttosto faticosa ed è quindi consigliabile servirsi dei bus pubblici (la cui rete è piuttosto complessa e di non facile fruizione per chi non capisce il giapponese, però almeno quelli che coprono il tragitto dalla stazione al quartiere commerciale di Katamachi, che tocca molti dei punti principali, sono individuabili abbastanza facilmente).
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ishikawa mon
kanazawa
kanazawa jo
Pur se la maggior parte delle attrazioni cittadine sono di stampo tradizionale, non ne mancano alcune importanti di aspetto moderno. La stazione centrale dei treni è una di queste: posta al centro di una zona commerciale (come spesso accade in Giappone) nei dintorni della quale vi è anche la maggior parte degli hotel e ostelli, l'imponente e futuristica struttura si distingue per un enorme antro di ingresso in vetro e acciaio di fronte al quale si incontra un curioso orologio digitale-fontana in cui i numeri sono formati da zampilli d'acqua. 

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foresta del parco del castello
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kenroku en dalla collina del castello
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padiglioni del kanazawa jo

Spostandosi verso il centro si incontra, nel punto dove si incrociano due importanti arterie stradali, il mercato di Omi Cho, dove una struttura coperta ingloba un coloratissimo labirinto di vicoli con centinaia di banchi e  negozietti  di generi alimentari (con grande spazio dato al pesce) che è anche il posto ideale dove pranzare con il cibo da strada locale (al secondo piano vi sono anche parecchi buoni ristoranti specializzati in pesce).
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kanazawa jo
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parco del castello
Seguendo la larga Hyakumangoku Odori ci si avvicina alla zona del castello, non prima però di essere passati davanti all' Oyama Jinja, il principale santuario shintoista della città.
Un viale sulla sinistra, passa davanti all'importante Museo d'Arte Contemporanea del XXI secolo, ospitato in un moderno edificio a forma di cilindro basso ma molto esteso, per arrivare ad uno degli ingressi del Kenroku En. Questo strepitoso giardino tradizionale del XVII secolo fa onore a tutta la sua fama, con laghetti e canali, prati a aiuole fiorite, alberi e piccole costruzioni tradizionali, che ne fanno una meta veramente imperdibile.
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parco del castello
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oyama jinja
Uscendo dall'accesso nord-ovest del Kenroku En ci si ritrova proprio di fronte all'imponente Ishikawa Mon, il portale di accesso all'area del castello, dove si può passeggiare ammirando il palazzo principale (ricostruito) o uno dei padiglioni secondari, o guardare le rovine della vecchia cinta muraria, o immergersi nel bosco che ne caratterizza la parte meridionale.
Per chi fosse proprio appassionato di giardini tradizionali, subito a nord del Kenroku En c'è il Gyokus En, molto meno affollato del suo famoso dirimpettaio.

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mercato omi-cho
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mercato omi-cho
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oyama jinja

Poco oltre il bivio per il Kenroku En invece si trova il quartiere di Katamachi, l'altro cuore commerciale della città oltre alla zona della stazione, dove vi sono anche parecchi ristoranti, locande tradizionali e locali notturni. A poca distanza in direzione ovest e compreso tra due piccoli canali (seguendo uno dei quali, tra l'altro, con una piacevolissima passeggiata, soprattutto di notte, si ritorna alla Guesthouse Pongy, che vi si affaccia) si trova il quartiere di Nagamachi, anticamente abitato dai samurai e caratterizzato da vicoletti e case tradizionali ottimamente conservate (una delle case, appartenente ad un samurai, è anche visitabile).
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mercato omi-cho
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stazione di kanazawa
Sparsi nell'area urbana ci sono poi altri tre quartieri tradizionali che, anche se si trovano leggermente fuori dalla zona più centrale, meritano assolutamente la visita. Il più importante e imperdibile tra questi, forse anche più interessante di Nagamachi, è quello di Higashi Chaya, che si trova vicino alla sponda settentrionale del fiume Asano Gawa. Anche qui i vicoli stretti pavimentati a mattoni e le case tradizionali in legno, appartenute però alle geishe (anche qui, un paio sono visitabili), creano un'atmosfera meravigliosa.
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canaletti nel centro città
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cibo da strada al mercato omi-cho
Molto vicino all'Higashi Chaya inoltre, proprio sulla sponda meridionale del fiume, c'è anche il quartiere tradizionale di Kazue Machi Chaya. La passeggiata sul lungofiume poi, anche dopo che il quartiere tradizionale finisce, prosegue attraverso un quartiere più moderno ma comunque caratteristico (e inoltre ci si riavvicina alla Guesthouse Ochakare).
Infine, a sud del fiume Sai Gawa, c'è il quartiere tradizionale di Nishi Chaya, più piccolo dei precedenti ma ugualmente grazioso.

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nishi chaya
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myoryu ji
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mercato omi-cho
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nagamachi
kanazawa
nagamachi
kanazawa
nagamachi

Ci sono infine a Kanazawa tre distinte zone caratterizzate da decine di templi grandi e piccoli: Utatsuyama, alle spalle del quartiere Highashi Chaya; Kodatsuno, dietro al Kenroku En; e la più importante, Teramachi, che si trova sulla sponda meridionale del Sai Gawa, non lontano dal quartiere Nishi Chaya. In particolare a Teramachi sorge il Myoryiu Ji, un interessantissimo tempio caratterizzato dalla presenza di diversi passaggi segreti, trabocchetti e stanze nascoste, in quanto era il nascondiglio designato in caso di attacchi nemici; le sue particolari caratteristiche hanno fatto si che venga comunemente chiamato il tempio Ninja Dera, benché esso abbia avuto ben poco a che fare con i ninja, ma piuttosto con i samurai. 
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nagamachi
Il tempio è sicuramente uno dei più interessanti dell'intera nazione; visitarlo tuttavia non è facilissimo poiché è obbligatoria la visita guidata ad orari ben precisi (solo in giapponese) su prenotazione telefonica (ma forse la prenotazione è effettuabile anche su internet) e i posti disponibili sono limitati (fortunatamente avevo in città un contatto che si è premurata di prenotare e di accompagnarmi nella visita).

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katamachi
kanazawa
katamachi
kanazawa
katamachi

Kanazawa non è gettonatissima tra i turisti europei, forse perché non è molto famosa fuori dal Giappone; è invece una delle città più interessanti e belle della nazione e merita una visita di almeno un paio di giorni per poterla esplorare in maniera abbastanza esaustiva.

Post successivo: Matsumoto e Nagano


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higashi chaya
kanazawa
higashi chaya
kanazawa
higashi chaya
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asano gawa
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kazue machi chaya
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higashi chaya

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